Aloe Vera, Diabete, Colesterolo e Trigliceridi – Studi del Dott. Agarwal
In India, nel 1985 è stato condotto un ampio studio, dal dott. Agarwal O.P., durato cinque anni, su 5.000 pazienti dai 35 ai 65 anni di età che soffrivano di arteriosclerosi.

Molte persone avevano anche un secondo fattore di rischio rappresentato dall’ipertensione, presente nel 43% dei soggetti (1.360 in forma lieve e 791 in forma grave).
Infine, circa la metà del campione era composto da fumatori (10 a 15 sigarette al giorno).
Normalizzata la glicemia nel 94.4% dei casi

Ai pazienti fu prescritto un regime dietetico stretto mentre nessuna controindicazione venne adottata relativamente ai farmaci (antipertensivi, antidiabetici orali, digitalici, ecc.) che i partecipanti allo studio potevano assumere liberamente.A tutti i pazienti venne però proibito di assumere bevande alcoliche di qualsiasi tipo, mentre non vi era alcun divieto di continuare a fumare.
Dopo soli 3 mesi di trattamento con Aloe vera, il 94.4% dei diabetici aveva una glicemia normale, mentre solamente il 5.6% aveva ancora valori al di sopra della norma.
Ischemia quasi sparita

Quando però questo esame venne ripetuto, dopo un anno di cura con Aloe vera, solo in circa il 7% pesentava ancora segni d’ischemia, suddivisi più o meno allo stesso modo nei due gruppi.
Risultati altrettanto positivi si ebbero per il colesterolo totale e i trigliceridi. Questo risultato è particolarmente importante perché all’inizio dello studio tutti pazienti di questo gruppo presentavano valori aumentati di colesterolo totale e di trigliceridi:
Dopo tre mesi di terapia circa il 93% dei pazienti mostravano dei valori del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue notevolmente ridotti e rientrati nei limiti della norma.
In pratica, la cura con l’Aloe Vera aveva eliminato quasi del tutto il principale squilibrio che esponeva questi pazienti al rischio di un infarto o un altro evento cardiovascolare.
In 4.642 casi su 5.000 fu possibile diminuire i valori del colesterolo cattivo (LDL) che causano il restringimento delle arterie, aumentando al contempo i valori del colesterolo buono (HDL) che al contrario è un protettore delle arterie.
Il Dott. O.P. Agarwal, nelle conclusioni del suo lavoro sottolinea con forza un dato: lo studio in questione è la più estesa ricerca che sia stata mai condotta sulle capacità terapeutiche dell’Aloe Vera.
Tutti i 5.000 partecipanti si sono presentati regolarmente ai controlli per 5 anni, e nessuno di essi è deceduto. Uno degli aspetti più interessanti è il fatto che nessun effetto collaterale negativo è stato notato.
La ricerca dimostra inequivocabilmente come l’Aloe vera possa essere usata con effetti positivi nelle cardiopatie di origine ateriosclerotica. E che i maggiori vantaggi da questa terapia li hanno tratti i malati di cuore che avevano anche problemi di diabete.
Post A Comment:
0 comments: